Salve a Tutti,
Simone mi ha chiesto di scrivere sul suo blog le impressioni sul viaggio, grande onore, non e’ facile perche’ sono ancora qui ed e’ difficile descrivere quello che si sta ancora vivendo.
Prima di tutto
i compagni di viaggio italiani:
Chiara: fedele compagna di avventure, paziente, irremovibile verso i miei tentativi di sregolatezza dietetica o negli acquisti di centomila cose inutili ma belle che avrei preso, cosi’ ha salvato il budget del viaggio. Sono stato molto bene con lei anche se avrei voluto approfondire un po’ il rapporto, ma va bene cosi’. Mai lagnata, solo per le mie insitenze protettive.
Carlo: il nostro organizzatore, l’ho incontrato a Delhi all’arrivo, un flash ma immediate simpatia e affabilita’. Lo devo ringraziare per l’impeccabile organizzazione e per la gentile accoglienza notturna all’aereoporto.
Simone: avevo nostalgia di vederlo, era dall’ottobre scorso che non lo incontravo. E’ stato molto gentile con noi, ci ha permesso di entrare un po’ a contatto con le persone, fuori dagli itinerary turistici, e con i vari aspetti della vita, mercati, cibo, usanze… lo vedo ben inserito (troppo ben inserito) mi sembra che tra questo mondo e lui ci sia una stretta affinita’. Qui e’ lui che deve insegnarmi ed io ascoltare, i ruoli si sono invertiti. Mi sembra che stia facendo una grossa cosa a Mancikalalu che va ben oltre gli aspetti organizzativi.
Gli amici indiani:
Le innumerevoli persone che ho incrociato per strada:
e’ difficile tenersi fuori dall’immagine retorica, ne’ 15 giorni di viaggio possono permettermi di esprimere una qualsiasi interpretazione dei mille sguardi incuriositi. Proprio un altro modo di concepire la vita, situazioni nuove per me, la concezione della societa’ in caste, la religione indu’, mussulmana. Alcuni, I piu’ fanno propio una vita difficile, il karma mi sembra sia oneroso soprattutto per le donne e i bambini…
I ragazzi di Bhavitha:
sono riusciti a stupirmi profondamente, anche se un po’ li avevo visti in foto nel blog devo dire che fare la loro conoscenza e’ stata un’esperienza molto coinvolgente, mi ha impressionato il rapporto tra di loro, grandi e piccoli, con diverse capacita’ ed attitudini… in uno spazio che li costringe ad una condivisione continua che non sarebbe possible se non ci fosse di base una comune attitudine all’accettazione dell’altro. Anche la festa di accoglienza che ci hanno preparato mi ha commosso profondamente, ho sentito che non lo facevano solo per rituale. Anche I brevi scambi individuali sono stati fonte di profondo affetto reciproco. Altro non so dire, la lingua, le distanze culturali, e il poco tempo non mi permettono di spingermi oltre ma quello che ho vissuto e’ stata una tappa fondamentale nell’approfondimento dei rapporti umani.
I Monumenti: non mi dilungo, sono state una scoperta le moschee di Delhi, le tombe Moghul, una incredibile commistione di stili, di culture, di tradizioni artistiche che si fondono e danno luogo ad una nuova forma architettonica. Agra che col Taj Mahal da sola giusifica il viaggio, e Pushkar citta’ azzurra attorno al lago sacro!? E Jaipur, e Jodhpur…
Ora devo smettere, grazie a Simone di avermi fatto capire un po’, della vita indiana.
Nelle foto:io e Chiara al mercato di Charminar, la nostra festa di benvenuto, io che mangio comodamente seduto sul tavolino, due momenti della visita al forte di Golconda.
Notte
ZioF